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blici documenti da Francesco Gonnella, notaro dello Stato.»

Mentre si eseguiva la cerimonia nel salone di Palazzo Vecchio, fu preparato sotto la Loggia dell’Orgagna il pranzo per cento fanciulli e cento ragazze povere dai 10 ai M anni, che furono rivestiti a carico dell’erario particolare della Regina, e che si riunirono nei locali della Congregazione di S. Giovanni Battista, e quindi udita la messa in Or S. Michele, si recarono processionalmente sotto la Loggia, e furono altresì regalati della biancheria e di una posata.

Sulla piazza del Granduca era schierata molta milizia con Bande musicali. Nel giardino poi di Boboli venne dato a tutti i poveri un paolo per ciascuno. Il giorno ebbe luogo il consueto palio corso da quindici cavalli, e nella sera un concerto musicale sulla piazza dei Pitti.

Era desiderio della Regina di Etruria di non lasciare sfuggire occasioni che potessero procurarle il modo di sfoggiare nel lusso, e nelle pompe proprie della Corte Spagnuola, per il che mentre sorprendeva gli amatori del grandioso, veniva d’altronde a impoverire lo Stato. Essa volle che si rinnovasse la cerimonia dei pubblici omaggi sotto la Loggia dell’Orgagna, e questa cerimonia ebbe luogo negli anni 1806 e 1807, nella mattina del 24 giugno. In tal circostanza la Regina venendo dal Palazzo Pitti in muta di gala, e con le Guardie d’onore smontava a Palazzo Vecchio dalla porta in via dei Leoni, e quindi per il cortile si recava a piedi sotto la Loggia addobbata con drappi ed arazzi e dove era preparato il trono. Eseguita la formalità della mostra delle offerte e di vassallaggio si muoveva tutto il corteggio delle bandiere delle terre e castelli e dei rappresentanti dei Marchesi e dei Conti della