Pagina:Le mie prigioni.djvu/294

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La frottola della grazia non sapeva immaginarmi perchè fosse stata inventata. Un puro divertimento del giornalista non parea verisimile; era forse qualche astuzia delle polizie tedesche? Chi lo sa? Ma i nomi di Maria Angiola erano precisamente quelli di mia sorella minore. Doveano, senza dubbio, esser passati dalla gazzetta di Torino ad altre gazzette. Dunque quell’ottima fanciulla s’era veramente fatta monaca? Ah, forse ella prese quello stato, perchè ha perduto i genitori! Povera fanciulla! non ha voluto ch’io solo patissi le angustie del carcere: anch’ella ha voluto recludersi! Il Signore le dia, più che non dà a me, le virtù della pazienza e della abnegazione! Quante volte, nella sua cella, quell’angiolo penserà a me! quanto spesso farà dure penitenze per ottener da Dio che alleggerisca i mali del fratello!

Questi pensieri m’intenerivano, mi straziavano il cuore. Pur troppo, le mie sventure potevano aver influito ad abbreviare i giorni del padre o della madre, o d’entrambi! Più ci pensava, e più mi pareva impossibile che senza siffatta perdita la mia Marietta avesse abbandonato il tetto paterno. Questa idea mi opprimeva quasi