Pagina:Le mille e una notti, 1852, I-II.djvu/216

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vi piomberà addosso, e vi solleverà fino alle nuvole; ma ciò non vi spaventi, ch’ei dirigerà poi il volo verso terra, e vi deporrà sulla cima di un monte. Appena toccherete il suolo, tagliate la pelle col coltello e sbarazzatevene; il roc, al vedervi, tosto s’involerà per la sorpresa, e vi lascerà libero. Allora non fermatevi, e camminate finchè giungerete ad un castello di prodigiosa grandezza, tutto coperto di lamine d’oro, di grossi smeraldi ed altre pietre preziose, presentatevi alla porta, ch’è sempre aperta, ed entrate. Tutti noi siamo stati in quel castello, ma non vi diremo nulla di quanto vi abbiam veduto, nè di ciò che ci accadde; lo imparerete da per voi. Ciò che possiamo dirvi è che ci costò a tutti l’occhio destro, e la penitenza di cui foste testimonio, è cosa che dobbiamo fare per esservi stati. La storia di ciascheduno di noi in particolare è piena di avventure sì straordinarie, che se ne comporrebbe un grosso volume, ma non possiamo dirvi di più. »

Scheherazade interruppe a questo passo la novella, e disse al sultano delle Indie: — Sire, siccome mia sorella mi ha oggi svegliata un po’ prima del solito, cominciava a temer di annoiare vostra maestà; ma ecco che il giorno comparisce a proposito ad impormi silenzio. » La curiosità di Schahriar la vinse di nuovo sul crudel giuramento da lui fatto.



    lo citano ne’ loro racconti. Il roc, al dir loro, ha la forma d’un’aquila; ma egli è assai grande ed abbastanza forte per alzare anche un elefante. Giunto ad immensa altezza, l’uccello gigante abbandona il sollevato animale, che, precipitando, si fracassa, ed allora cala di nuovo per approfittare della preda. Il roc fu da Buffon assomigliato al condor, ma però mal a proposito, perché il condor è uccello delle regioni meridionali dell’America, e non trovasi nell’Arabia.