Pagina:Le mille ed una notti, 1852, III-IV.djvu/507

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Eccolo ben lontano dalle sue pretese, e credo ch’ei non sarà certo contento della mia ambasciata.» Rientrata in casa colla testa piena di quei pensieri, i quali faceanle credere che Aladino non avesse più nulla a sperare: — Figliuol mio,» gli diss’ella, «vi consiglio a non pensar più al matrimonio della principessa Badrulbudur. Il sultano, per dir il vero, mi accolse con moltissima bontà, e credo fosse ben intenzionato per voi; ma il gran visir se non m’inganno, gli ha fatto cambiar opinione, e potete presumerlo al par di me da ciò che siete per udire. Dopo aver rappresentato a sua maestà che i tre mesi erano spirati, ed averlo da parte vostra pregato a rammentarsi della sua promessa, notai ch’ei non mi diede la risposta che adesso vi dirò se non quando ebbe parlato sotto voce per qualche tempo col gran visir.» E qui la vecchia fece un racconto fedele di tutto ciò che detto le aveva il sultano, e delle condizioni alle quali acconsentiva al matrimonio della sua figliuola con lui; terminando: — Figlio,» soggiunse, «egli attende la vostra risposta; ma fra noi,» proseguì sorridendo, «credo che l’aspetterà a lungo.

«— Non tanto come credereste, madre mia,» rispose Aladino; «ed il sultano s’inganna a partito anch’egli, se colle sue domande esorbitanti credesse di mettermi fuor di stato di pensare alla principessa Badrulbudur. Io mi attendeva ad altre difficoltà insuperabili, o che mettesse a molto maggior prezzo la mia incomparabile principessa; ma ora sono contento, e ciò ch’ei mi domanda, è poco in confronto di ciò che sarei in grado di dargli per ottenerne la mano. Mentre penserò a soddisfarlo, voi andate a prepararci da pranzo, e lasciatemi fare. —

«Appena la madre fu uscita per andare alla provvista dell’occorrente, Aladino prese la lucerna, e stro-