Pagina:Le mille ed una notti, 1852, III-IV.djvu/513

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ch’ei lo desiderava. Laonde, per rimandare la madre di Aladino colla maggior soddisfazione ch’ella potesse bramare: — Buona donna,» le disse, «andate a dire al figlio vostro che lo aspetto per riceverlo a braccia aperte, e che quanto più si affretterà per venir ad accettare dalle mie mani il dono che gli faccio della principessa mia figliuola, ne avrò molto maggior piacere. —

«Appena la vecchia si fu ritirata, colla gioia onde può esser capace una donna della sua condizione vedendo il figlio pervenuto, contro ogni aspettativa, a tanta altezza, il sultano pose fine all’udienza di quel giorno, ed alzatosi dal trono, ordinò che gli eunuchi, addetti al servigio della principessa, venissero a prendere i bacili per portarli nell’appartamento della loro padrona, ove anch’egli si recò per esaminarli con lei a bell’agio; ordine che fu tosto eseguito per cura del capo degli eunuchi.

«Nè gli ottanta schiavi bianchi e negri furono dimenticati; li fecero entrare nell’interno del palazzo, e poco dopo, il sultano, che aveva parlato della loro magnificenza alla figliuola, comandò si facessero venire davanti all’appartamento, affinchè questa potesse considerarli attraverso le gelosie, e conoscesse che, ben lungi dall’averle egli nulla esagerato, aveva detto anzi molto meno della realtà.

«Intanto la madre di Aladino arrivò a casa con un’aria palesante anticipatamente la buona nuova che recava al giovane. — Figlio,» gli disse, «avete ogni motivo di essere contento; siete giunto, contro la mia aspettativa, al compimento de’ vostri desiderii, e voi sapete quello ch’io ve ne aveva detto. Per non tenervi troppo a lungo in sospeso, il sultano, con applauso di tutta la sua corte, dichiarò che siete degno di possedere la principessa Badrulbudur, e vi attende per abbracciarvi e concludere il matrimonio. Sta a