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Pagina:Le mille ed una notti, 1852, III-IV.djvu/694

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sta. Siccome i vasi vuoti erano un po’ stretti d’imboccatura per l’esecuzione del suo disegno, il capitano li fece alquanto allargare; e fatto entrare in ciascuno di essi uno de’ suoi uomini colle armi opportune, lasciando aperto ciò che aveva fatto scucire per lasciar loro libera la respirazione, li chiuse in modo che parevano pieni d’olio; ed a meglio mascherarli, li unse d’olio all’esterno, prendendone dal vaso pieno.

«Così disposte le cose, quando i muli furono carichi dei trentasette ladroni, non compreso il capitano, ciascuno nascosto in un otre, e dell’altro pieno d’olio, il capo, qual condottiero, prese la via della citta nel tempo divisato, e vi giunse sull’imbrunire, circa un’ora dopo il tramonto, com’erasi proposto. Entra, e si avvia direttamente alla casa di Alì Babà, col pensiero di bussare alla di lui porta e chiedere di passarvi la notte co’ muli, col beneplacito del padrone. Ma non ebbe la briga di bussare, trovando Alì Baba sulla soglia, dove prendeva il fresco dopo cena; fermati allora i suoi muli, e voltosi a lui: — Signore,» gli disse, «vengo assai da lontano coll’olio che vedete, per venderlo domani al mercato, ed a quest’ora non so dove andar ad alloggiare. Se non vi fosse d’incomodo, fatemi il favore di ricevermi in casa vostra onde passarvi la notte: ve nè sarò molto grato. —

«Benchè Alì Baba avesse veduto nella selva colui che gli parlava, ed intesane anche la voce, come avrebb’egli potuto riconoscerlo pel capo de’ quaranta masnadieri, sotto il suo travestimento da mercadante d’olio?

«— Siate il ben venuto,» gli disse; «entrate.» Sì dicendo, gli fe’ largo per lasciarlo passare coi muli, com’egli infatti eseguì.

«In pari tempo Alì Baba chiamò uno schiavo che