Pagina:Le mille ed una notti, 1852, V-VI.djvu/153

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bel domandargli ove andava; egli non rispose altro se non d’essergli sopravvenuta un urgentissimo affare, e partì colla vecchia.

«Costei, cammin facendo, rifletteva così tra sè: — Questo povero cadì è un brav’uomo; il mio futuro genero gli ha certamente dato questa notte delle bastonate: teme che non si rinnovi lo stesso giuoco, ed ecco perchè si affretta a venire lui. —

«Il cadì, seguendo sempre la vecchia, entrò nella di lei casa, e riconosciuto il califfo, voleva inginocchiarsi; ma Aaron gli fece segno che bramava restar incognito. Il cadì adunque lo salutò col solito modo, sedè famigliarmente vicino a lui, e chiesegli il motivo per cui lo aveva fatto chiamare. — Io vorrei,» rispose l’altro, «sposare la figlia di questa donna, ed abbiamo bisogno di voi per istendere il contratto.» Il cadì, volgendosi allora verso le donne, fece loro un profondo inchino, e domandò a quanto ammontasse la dote ed il doario. — Quattromila zecchini di dote ed altrettanti di doario,» rispose la vecchia.

«Il cadì, dopo essersi assicurato dell’assenso del califfo, voleva stendere l’atto, ma accorgendosi di aver dimenticata a casa la carta, prese un lembo del vestito, e vi scrisse prima di tutto il nome del califfo, di suo padre e dell’avo suo, a lui ben noti (1); poscia domandò alla vecchia il nome di sua figlia, di suo padre e del nonno:

«La vecchia si mise a piangere ed a lamentarsi. — Misere noi!» sclamò; «se suo padre vivesse, questo ladrone non avrebbe osato porre il piede in casa nostra, e molto meno aspirare alla mano di mia figlia; ma la morte di mio marito mi riduce a

  1. Il califfo Aaron era figlio di Mahdi, e pronipote d’Abn Giafar Almansur.