Pagina:Le mille ed una notti, 1852, V-VI.djvu/157

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ordini. Il monarca, ricompensatili splendidamente, mandò a chiamare alcuni facchini, fe’ riempire molti panieri di biancherie, di tappeti, di cuscini, e porre in altri abiti stoffe ricamate e gioielli; indi ordinò ai facchini di portarli alla casa della vecchia, e dare alle costei interrogazioni le stesse risposte da lui prescritte agli altri operai.

«La donna, vedendo arrivare i facchini, disse loro: — Voi v’ingannate: tutte queste cose non sono per noi; portateli a quelli cui appartengono. — Questa è la casa,» risposero i facchini, «che oggi fu messa all’ordine, ed è proprio qui che vostro genero ci manda.» Nello stesso tempo entrati, deposero i loro carichi, dicendo alla vecchia, la quale insisteva ancora che s’ingannavano: — Abbiate cura di adornare la vostra casa; indossate questi abiti, e fate abbigliare quanti vorrete, giacchè vostro genero abbonda di tutto, e verrà questa notte a visitarvi nell’ora in cui ognuno dorme. — I ladri,» pensò la vecchia, «girano sempre di notte.»


NOTTE CDXXXII


— Frattanto la vecchia andò a visitare le vicine, e le pregò di venire con lei ad aiutarla ad addobbare la casa, e disporre i mobili e gli effetti ricevuti. Le vicine la seguirono, tanto per soddisfare alla propria curiosità, quanto per voglia di renderle servizio. Giunte dinanzi alla casa, rimasero attonite, vedendola imbiancata e riparata; i loro occhi sono abbagliati dalla quantità di mobili, gioielli, abiti ed oggetti di lusso che brillavano da ogni parte, e: