Pagina:Le mille ed una notti, 1852, V-VI.djvu/159

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in altri panieri eravi il dessert, composto di paste, chicche, confetti e simili.

«— Prendete queste cose,» dissero i facchini alla vecchia; «è vostro genero che ve le manda. Vi raccomanda di mangiarle con appetito, e darne ai vostri vicini ed a chi vorrete.

«— In grazia,» disse la vecchia, «qual è la condizione di mio genere e come si chiama? — Si chiama il Bondocani; ma, noi non conosciamo la sua condizione,» risposero i facchini andandosene.

«— Senza dubbio,» dissero alcune vicine, «è un ladro.

«— Sia pure chi si voglia,» dicevano altre, «chi può fare tali cose, non ha l’eguale in Bagdad. —

«Poscia tutte si misero a tavola, ed ognuna mangiò con appetito; si portò il dessert, al quale si fece non meno onore. Erasi avuto cura di porre in disparte, per lo sposo, qualcuna delle vivande più delicate ed alcuni piatti del dessert.

«Frattanto si sparse nel quartiere la notizia che la vecchia aveva maritata sua figlia ad un ladro, il quale l’aveva arricchita in modo repentino con numerosi presenti. Questa notizia, passando di bocca in bocca, giunse tosto all’orecchio del mercadante di cui favellammo; egli, sente che la fanciulla da lui chiesta in isposa era stata data in moglie ad un ladro, il quale le aveva donato una gran quantità di mobili, d’abiti e di gioie, e rimodernata la casa, facendola imbiancare, dipingere e lastricare di marmo, e resa d’una magnificenza abbagliante.

«Questo avvenimento punse al vivo il giovane mercatante, il quale concepì tosto il pensiero di andare dal luogotenente di polizia, e promettergli una grossa ricompensa per interessarlo ad impadronirsi del ladro, sperando, con tal mezzo, di giungere al possesso della giovane. Andò subito dunque dal