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Pagina:Le mille ed una notti, 1852, V-VI.djvu/201

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Scheherazade finì di tal guisa la storia del giovane mercante di Bagdad e della dama incognita. Il sultano delle Indie avendole attestata la propria soddisfazione, essa gli promise per l’indomani un racconto non men dilettevole, e Schahriar, contento di tal promessa, si alzò per andar a presiedere il consiglio.


NOTTE CDXL


Dinarzade svegliò di buon’ora la sultana, sua sorella, la quale cominciò in tali sensi la storia seguente:


IL MEDICO PERSIANO

ed

IL GIOVANE BETTOLIERE DI BAGDAD


— Sire, si narra che un medico persiano, viaggiando di paese in paese, giunse nella città di Bagdad, e preso alloggio in uno dei khan che vi si trovano in gran numero, vi passò la notte.

«All’indomani si mise a percorrere la capitale, e visitare le piazze, i mercati; ammirando la grandezza e magnificenza degli edificii, e diceva sovente di non aver mai veduta una sì bella città.

«Egli osservò in ispecial modo il Tigri, unito all’Eufrate mediante un canale, e che, attraversando il centro della città, la divide in due parti, una ad oriente, l’altra ad occidente. Queste due parti, o piuttosto città, sono riunite da sette ponti formati da battelli attaccati l’un all’altro, tanto a cagione della larghezza ordinaria del fiume, quanto per le repen-