Pagina:Le mille ed una notti, 1852, V-VI.djvu/228

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«Sebbene rivestito d’illimitata potenza, dovete aspettarvi agli ostacoli: sappiate temporeggiare, sopportar con pazienza, e non opponete vana resistenza ad una forza superiore.

«Non esultate per la morte del vostro nemico: fra poco gli sarete vicino.

«Non isperate nulla di buono dagl’insensati e dagli sciocchi: se l’acqua potesse fermare il suo corso, se gli uccelli potessero innalzarsi fino al cielo, il corvo diventar bianco, o la mirra dolce come il miele, gli sciocchi potrebbero intendere ed istruirsi.

«Se volete esser saggio, imparate a trattenere la lingua, le mani e gli occhi.

«Lasciatevi percuotere dal bastone del saggio, e non accarezzare dall’ignorante.

«Siate modesto nella vostra gioventù, ond’essere amato nella vecchiaia.

«Rispettate l’autorità, anche quando sia inferiore alla vostra. Non opponetevi ad un magistrato nell’esercizio delle sue funzioni, nè ad un fiume nel suo straripamento.

«Quattro cose rovinano un regno ed un esercito: l’avarizia d’un visir, la sua cattiva condotta, la perfidia delle sue intenzioni, la sua ingiustizia.

«Quattro cose non ponno restare a lungo celate: la scienza, la sciocchezza, la ricchezza e la povertà. —

«Dopo aver dato questi savi precetti a Nadan, credè che li avrebbe messi in pratica, servendosene in tutte le sue azioni; in questa persuasione lo pose alla testa degli affari, gli affidò l’amministrazione dei suoi beni, ed accordogli un potere assoluto su tutta la casa.

«Contento di fruire del riposo che desiderava da tanto tempo, Hicar viveva in pace nel suo ritiro, andando qualche volta alla corte onde presentare al monarca i suoi omaggi, e tornando sempre a casa con nuovo piacere. Ma non tardò ad accorgersi che suo