Pagina:Le mille ed una notti, 1852, VII-VIII.djvu/109

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conto divertì tanto il califfo, che varie volte interruppe il narratore per ordinare allo scrivano di nulla ammettere, ne alterare alcuno dei dettagli di quelle sorprendenti avventure.»

La notte era al suo termine, quando Scheherazade finì la storia di Azem; essa affrettossi d’annunciarne un’altra al consorte, il quale aderì assai volontieri.

NOTTE DLXX

Scheherazade s’accinse di tal guisa al racconto della novella promessa al sultano:

STORIA

DEL SULTANO DELLO YEMEN

E DE’ SUOI TRE FIGLIUOLI


Nel bel paese dell’Yemen viveva una volta un sovrano che sotto alla sua potenza riuniva molti tributari. La natura aveagli concessi quattro figliuoli, tre maschi ed una femmina: possedeva immensi tesori, quantità innumerevole di cavalli, di bestie da soma, e superbe gregge di pecore e montoni di candida lana. Amato da’ sudditi, dai vicini rispettato, fruiva in pace d’un regno lungo e felice.

«Intanto le infermità, quelle tristi messaggere, vennero a, avvertirlo che bisognava pensare al riposo, rinunziando agli affari. Fatti allora chiamare i