Pagina:Le mille ed una notti, 1852, VII-VIII.djvu/15

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LE


MILLE ED UNA NOTTI


NOVELLE ARABE



NOTTE DL

La sultana, destatasi più tardi del solito, proseguì e mise fine di tal guisa al racconto interrotto dall’alba precedente:

CONTINUAZIONE

DELLA STORIA DEGLI UCCELLI DELLA MONTAGNA DI KAF.


— «Favorito del Profeta,» disse allora Safeddin, «che devo pensare del liberatore sceltomi dal cielo? Chi è codesto maraviglioso augello? D’onde vien egli? ove ha preso l’esercito volante poco fa scomparso? —

«Il santo dottore rispose: — Principe, il vostro liberatore è il simorgo, quest’uccello immortale cui il cielo ha compartita l’intelligenza e la parola, che legge il santo Corano senza commento, e che si dichiarò proselite del Profeta, molto tempo prima ch’esso fosse nato. Egli regna sulla montagna di Kaf, ed è da colà che vi condusse in persona un di-