Pagina:Le mille ed una notti, 1852, VII-VIII.djvu/351

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ha nel versetto seguente: «Io mi rifuggo presso Dio che sa e conosce tutto, e gli domando asilo contro il maledetto Satana.» Altri l’adoperano nel senso di quest’altro versetto: «Ricorro al Signore, il forte, il misericordioso!» Ogni volta che il Profeta leggeva il Corano, ogni volta che alzavasi la notte, aveva la cura di dire: «Io mi rifuggo presso Dio, cerco un asilo contro Satana il maledetto, e contro tutte le tentazioni del diavolo.» — Secondo una tradizione, l’angelo Gabriele insegnò questa formola al Profeta la prima volta che lo visitò, dicendogli queste parole: «Maometto, di’: Io mi rifuggo presso Dio che sa e conosce tutto, ed aggiungi: In nome di Dio clemente e misericordioso!» Or che pensate di quest’ultima formola? — È la eccellente tra tutte le formole, poichè si trova in capo a tutte le surate. — Ma perchè non si trova al principio della nona intitolata Berat, cioè l’immunità? — Si è perchè in quel momento era stato rotto il contratto conchiuso tra il Profeta e gl’infedeli, ed allorchè il Profeta lesse quella surate, preterì la formola. — In che cosa consistono i vantaggi che traggonsi da questa surate? — Il Profeta disse: «Io non l’ho giammai recitata senza esperimentare le sue benedizioni.» E secondo ciò ch’egli assicura, Dio giammai non intese quell’invocazione nella bocca d’un infermo senza guarirlo. Allorchè Iddio ebbe creato i cieli, tremarono davanti alla sua onnipotenza. Egli scrisse sulla loro, volta: «In nome di Dio clemente e misericordioso,» e furono rassicurati. Un pescatore, che Dio condannò al fuoco eterno, implora la sua misericordia, dicendo avervi già riposta la sua fiducia in questo mondo, e Dio gli risponde: «Entra in paradiso per la forza e potenza della mia misericordia, poichè io sono misericordioso verso quelli che mi implorano.» — Sapreste dirmi come questa for-