Pagina:Le mille ed una notti, 1852, VII-VIII.djvu/571

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Abu-Hamalat, il padre-dei-Fardelli; è un sant’uomo, così chiamato perchè ciascuno lo carica de’ propri affanni. È il solo che possa esservi utile nella circostanza in cui vi trovate. — Tal mezzo,» ripigliò la moglie dell’emiro, «mi è di pochissima utilità; io non esco mai, e d’altra parte ignoro dove trovare vostro zio il sant’uomo. — Venite meco,» rispose Delileh, «vi condurrò tosto a casa sua, affinchè non riceviate indarno le carezze del vostro sposo. —

«La donna vestissi de’ suoi più begli abiti e scese colla vecchia. — Dove andate, signora?» le chiese il portinaio. — Vado,» rispose, «a vedere con questa santa donna il Padre-dei-Fardelli. — Dio benedica e conduca i suoi passi!» soggiunse il portinaio; «essa conosce i bisogni delle buone anime e li appaga: mi ha donato tre pezze d’oro. — Figlia mia,» disse Delileh alla giovane, giunti che furono in istrada, «camminate a qualche distanza di dietro, giacchè sta per venirmi ad importunare colle preghiere una folla di gente.» Camminava dunque la vecchia davanti alla moglie dell’emiro, la quale la seguì in tal modo fino al bazar, e mentre passavano davanti alla bottega d’un giovane mercante chiamato Adi Hassan, Delileh disse alla dama: — Fermatevi qui, figliuola, vi raggiungo subito.» Tornò quindi indietro e fu a trovare il giovane mercante, il quale, tutto rapito dalla bellezza della dama che aveva veduto passare, restava cogli occhi fissi su di lei. — La pace sia con voi, Adi Hassan!» disse Delileh; «voi vedete mia figlia che esce oggi per la prima volta di casa. Suo padre, morendo, le ha lasciato una vistosa sostanza; non ha bisogno che d’un marito saggio ed ordinato. Ho volti gli occhi su di voi, e v’ho scelto per mio genero, nè voi potreste, figliuol mio, trovare un partito migliore. Mia figlia vi porterà i tre C che deve avere una donna: il suo cervello, la sua cassetta ed il corpo