Pagina:Le mille ed una notti, 1852, VII-VIII.djvu/777

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vana, della quale aveva sì spesso annunziato l’arrivo, non compariva mai, ed i mercanti, avendo bisogno de’ loro capitali, recaronsi dal Kovagia Alì, che aveva tanto vantato il forastiero. Non era di lui intenzione di prestarsi ad una trufferia, avendo soltanto voluto procurar all’amico un solido credito. Grande dunque fu il suo stupore udendo il modo insensato con cui Maruf aveva preso a prestito e scialaquato tanto denaro. Tuttavia esortò i mercatanti a pazientare, e loro promise che la caravana in breve arriverebbe. Poi, preso in disparte l’amico, lo rimproverò per avere sì vergognosamente abusato della sua amicizia e del credito procuratogli. Maruf rispose coll’assicurarlo, scherzando, che la grande caravana giungerebbe in breve: lasciollo Alì per recarsi dai mercanti, cui disse non essere sua colpa se, senza consultarlo, avevano prestato denaro allo straniero, del quale egli non si era fatto mallevadore, e loro consigliò di citarlo dinanzi al tribunale.

«I mercanti non se lo fecero dire due volte; recaronsi al divano, ed accusarono Maruf di truffa, esponendo tutta la sua condotta. Il re di quella città era il più avaro del mondo, e quando udì parlare della liberalità di Maruf, si persuase che costui fosse immensamente ricco, e dovesse la caravana infallibilmente arrivare. Talchè, fatto chiamare il suo visir, gli disse: — Visir, deve qui giungere una caravana carica d’immense ricchezze, che appartiene al mercadante forastiero. Perchè dovrebbero i mercanti aver parte a questa caravana? Non sono i mariuoli già troppo ricchi? Sarebbe molto meglio ch’io ne facessi mio pro con mia moglie e la mia figliuola. — Sire,» rispose il visir, «profittasi di rado con simili avventurieri. — Sostengo,» ripigliò il re, «che questi non è un avventuriero come pretendete, e vado a convincermene sull’istante. Posseggo un diamante d’immenso valore, che gli mostrerò: se ne conosce il prezzo, è di certo un uomo ricco, per le cui mani passano simili gioie; altrimenti lo considererò come un avventuriero.» E fatto venire Maruf, gli volse parecchie interrogazioni sui debiti e le sue promesse, a tutte le quali domande dava colui sempre la medesima rispo-