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Zeno dai lidi lontani, ove faceva sventolare gloriosamente lo stendardo di S. Marco, il doge si pose a capo degli armati e dopo un lungo assedio riuscì a prendere prigioniero in Chioggia il presidio genovese. Finalmente il duca di Savoja offerse la sua mediazione, e dopo molte difficoltà, fu conclusa la pace in Torino col trattato 8 agosto 1381. Poco dopo moriva il doge Andrea Contarini, compianto da tutti e considerato sempre come uno dei più valorosi e sapienti principi veneziani.

Sotto l’aspetto economico e finanziario il tempo di Andrea Contarini e gli eventi della guerra di Chioggia offrono campo a studi ed osservazioni interessanti. I documenti contemporanei mostrano quali enormi sacrifici abbiano sopportato i cittadini veneziani e lasciano argomentare a quanta prosperità e ricchezza fosse giunta Venezia e come fossero perfezionati i meccanismi della sua amministrazione finanziaria. Gli stessi libri destinati a raccogliere soltanto le deliberazioni relative alla zecca ci conservano la memoria di alcuni provvedimenti eccezionali adottati in questi momenti di supremo pericolo della patria. Nel capitolare delle Brocche trovasi una terminazione del Senato del 14 aprile 13791, che ordina a tutti i nobili ufficiali, giudici ed avvocati eletti dal Maggior Consiglio, o da altro Consiglio, di rinunciare alla totalità del loro stipendio ed a metà delle competenze inerenti alle cariche, mentre agli scrivani e notai di tutti gli uffici è imposto di lasciare la metà delle paghe e delle utilità: sotto la data del 9 luglio dello stesso anno2 trovasi un ordine di prendere a mutuo i denari che sono fatti e si fanno in zecca, dando al possessore l’aggio dei ducati in ragione di 13 soldi, garantendo il pagamento col ricavo dell’imposta ordinata di 100,000 ducati.

Anche prima delle difficoltà gravissime, politiche e finanziarie che travagliavano Venezia in quest’epoca, si erano già manifestati i sintomi di un disagio monetario, che si aggravò cinquant’anni più tardi, e non fu risolto se non colla riforma

  1. R. Archivio di Stato. Capitolare delle Brache, carte 3.
  2.             ivi                                       ivi                           »   3 tergo.