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20 origini della zecca

avrebbe bisogno di essere confermata e che non si può dedurre dalle sole parole del trattato. Io penso che la protezione dell’imperatore fu accordata alla proprietà ed alla persona di Giovanni Partecipazio II, dietro domanda dello stesso doge, che non aveva molta fiducia nei suoi sudditi; ma del resto il trattato è la solita conferma usata dai suoi predecessori, e non credo che sieno stati alterati i rapporti che esistevano fra i due Stati. Si dovrebbe quindi anticipare di alcuni lustri l’epoca, in cui Venezia fu costretta a cercare il suo appoggio nell’Occidente, ed esaminando con attenzione la storia di quest’epoca, e cercando d’indovinare ciò che i cronisti non conoscono interamente, o non vogliono dire, crederei conforme al vero, l’attribuire i primi passi di questo nuovo indirizzo della politica veneziana a quel figlio di Agnello Partecipazio, Giovanni I, innalzato alla ducale dignità nei primi anni del regno del padre, e poscia deposto per l’influenza dei Bizantini1. Da Costantinopoli, ove si trovava quasi in ostaggio, fu richiamato dal fratello, che, prima di morire, lo associò al ducato. Tutto l’insieme della sua storia lo dimostra avversario della politica greca. Rimasto solo principe dopo la morte del fratello e scacciato per una congiura, cerca rifugio presso l’imperatore franco; tornato poscia a Venezia, viene nuovamente deposto dal partito avverso e chiuso in un convento, tagliandoglisi la barba ed i capelli, come usavano i Franchi, mentre invece a Caruso, che nel frattempo usurpa il potere e probabilmente rappresenta gli amici dei Greci, vengono tolti gli occhi, secondo il barbaro costume bizantino.

Oltre a questo abbiamo altri dati che ci confermano nelle nostre idee, e prima di tutto le monete coi nomi di Lodovico e Lotario, che, sino a prova contraria, dobbiamo ritenere testimonianze di sovranità legittima. Abbiamo il tentativo fatto dal concilio di Mantova (827) di sopprimere il patriarcato di Grado2, e di far diventare questa sede suffraganea di quella di Aquileja; ma l’argomento più importante è quello del con-

  1. Gfrörer, opera citata, pag. 91.
  2.      Id.          »         »      pag. 99. — Romanin, op. cit., vol. I, pag. 167.