Pagina:Le murate di Firenze, ossia, la casa della depravazione e della morte.djvu/94

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raggruppati i muscoli, grossi tutti e tesi i nervi, dal capo ai piedi, per la vita, in terra vivissimo e copioso il sangue. Ahi miserando spettacolo! E l’uom non teme la vostra giustizia, o Dio?

Mentre esterrefatto e silenzioso quella orribile scena contemplava, il Genio incominciò:

— Vedi come Dio punisce la calunnia e lo spergiuro? In questa terra di miserie nulla vale a scansare le ire mordaci della maldicenza della calunnia: pare che l'uomo allora solo si stimi felice e contento, quando può credere, pensare, parlar male del suo simile. Si biasima e si condanna chi opera il male, perchè cattivo e dannoso; si critica, si accusa, si riprova chi opera il bene, perchè si vuole lo operi con intendimento interessato e perverso; e quanto più l'uomo si tiene e persevera onesto, giusto e buono, tanto meglio contro di lui si aguzza l'arma della calunnia, della detrazione.

La umana giustizia, o per naturale difetto, o per propria malvagità, o per vile abbominevole interesse, è spesso ingannata, o finge o vuole ingannarsi; appoggia talvolta i suoi giudizi su deposti giurati di persone che non credono e non conoscono religione alcuna; e che vale allora il giuramento? Che vale io dissi? Oh vale pur troppo a danno gravissimo e certo dello spergiuro: la scena che ti sta dinanzi te lo mostra ora meglio che io non tel dica.

Trionfa spesso in questa terra il calunniatore, il maldicente, e gode, si piace di insultare alla vittima innocenta che sacrificò all’odio suo feroce, o per un capriccio bestiale, o per un puntiglio superbo, o per invidia e ambizione, ma il trionfo sarà breve e meschino; che se la Divina giustizia rattiene qualche volta e tarda il gastigo, comportando che il peccatore per poco tempo imbaldanzisca della fortunata sua iniquità,