Pagina:Le odi di Anacreonte e di Saffo.djvu/103

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di anacreonte. 91


Senza le vaghe rose,
     Qual cosa è mai gradita?
     Colle rosate dita
     44L’Alba colora il dì.
Le Najadi vezzose
     Di rose hanno le braccia;
     Di rose il sen la faccia
     48Venere ha pur così.

Ch’è di ristoro a’ mali
     La rosa io so per prova,
     E che incorrotti giova
     52Gli estinti a conservar.
Invan spiegando l’ali
     Va il tempo sul suo verde,
     Ch’ella l’odor non perde
     56De’ giorni al trapassar.

Or sull’istessa cetra
     Io ridirò cantando,
     Com’ella nacque, e quando
     60Già dal terren spuntò.
Quel dì, che in faccia all’etra
     Sulla cerulea culla
     Venere ancor fanciulla
     64L’onda del mar mostrò,