Tinta allor d’un dolce foco
Là rivolgo ansante il piè;
E men bello io trovo il loco,
20Che il Pastore oh Dei! non v’è.
Grido allora e piango e chiamo,
E mi volgo al monte, al mar;
Guardo, ascolto intorno, ed, amo,
24Odo l’antro replicar.
Corro all’antro avventurato,
Onde il suono all’aure uscì;
Ma quel suono a me sì grato
28Fu poc’aura che mentì.
Ape cara a i fiori amica,
Che hai grand’alma in picciol vel,
Che saria la tua fatica
32Se tu sola amassi il mel?
Farfalletta, che dimori
Tra i fioretti in questi orror.
Che sarien le fronde e i fiori
36Se tu sola amassi i fior?