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di anacreonte 39


SOPRA SE STESSO.


ODE XXIV.


Nacqui mortale, è ver,
     E l’aspro uman sentier
     3Io calco ognora.
La scorsa via già sò;
     Quella che far dovrò
     6Chi seppe ancora?

Su via dunque, da me
     Volgi lontano il piè,
     9Cura molesta.
Teco non ho che far,
     Vanne, non più tardar,
     12Cura funesta.

Prima che stanco alfin,
     Del dubbio mio cammin
     15Tocchi la meta,
Io vuo’ fra Bacco e Amor,
     Io vuo’ menar ognor
     18La vita lieta.