Pagina:Le opere di Galileo Galilei II.djvu/137

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134 trattato

recinto, che arrivasse sopra le acque, basterà che siano fatti cavallieri sopra li angoli, i quali signoreggino le acque circonvicine, come ne mostrano le piante segnate C. Parassi oltre a ciò, secondo la distanza di 400 o 500 braccia, una palificata che circondi tutta la fortezza, ficcando i pali solamente tanto che venghino ricoperti dalle acque, onde alle navi ed altre barche sia tolto il potersi approssimare alla terra. Lascierannosi bene alcune bocche, le quali conduchino a i seni segnati A, che saranno come porti delle barche amiche; ma però ed essi e l’entrate si circonderanno con palificate simili, lasciandovi a canto terra alcuni passi aperti, per li quali possano, per loro commodità, traghettarsi le barche dall’uno all’altro seno: ed essendo detti seni incurvati indentro, verranno assicurati in parte da i venti, e benissimo fiancheggiati dalle cortine. I canali poi e bocche che conducono a i porti, per sicurtà delle barche che vi alloggiano e di tutta la terra, si sbarreranno ed attraverseranno la notte con catene di ferro, le quali proibiranno il transito alle barche nimiche.

Nel numero de’ siti da fortificarsi sono posti i porti di mare, ne’ quali ricoverandosi gran quantità di legni fa di mestiere assicurargli: il che

7. lasciandosi, C; lascianosi, n — 9. l’entrate sicure si, 13 — 11. traghettare, B — 12. sendo delli seni, C — 16. delle barche, B — 17. fortificare, B — 18. fa mestiero (mestieri, a), B —