Pagina:Le opere di Galileo Galilei II.djvu/238

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ovvero cosmografia. 235

uguali, di necessità ancora i segni contraposti le averanno parimente uguali.

Queste disugualità d’ascensioni, che occorrono, come s’è dichiarato, nella sfera retta, si fanno maggiori nella sfera obliqua, e tanto più, quanto l’obliquità va crescendo; ed oltre a ciò, quella disugualità che nella sfera retta si ristorava e riduceva all’egualità di quarta in quarta, nella sfera obliqua non si ragguaglia salvo che di mezo cerchio in mezo cerchio, nascendo con li sei segni, dall’uno equinozio all’altro, la metà dell’equinoziale: ma se piglieremo parti minori di mezo cerchio cominciando dall’equinozio della primavera, appresso tutti gli orizonti obliqui sopra i quali s’inalza il polo artico, troveremo nascere più di zodiaco e meno d’equinoziale; ed il contrario farsi nelle parti del zodiaco susseguenti all’altro equinozio. Conformasi l’ascensione della sfera obliqua con quella della retta in questa parte, che archi eguali del zodiaco, ed ugualmente lontani dall’istesso equinozio, hanno uguali ascensioni: ma ciò non avviene de gli archi ugualmente distanti dal punto solstiziale, il che era vero nella sfera retta. Oltre a questo, essendo nella sfera retta de i segni opposti l’ascensioni uguali, nella obliqua sono disuguali: ma però sono disuguali in maniera, che, quanto l’una eccede la retta, tanto l’opposta è ecceduta; di modo che l’ascensioni oblique di due segni opposti, congiunte insieme, sono sempre uguali all’ascensioni rette de i medesimi segni, pur insieme unite. E quanto s’è detto delle ascensioni, il medesimo s’intenda delle descensioni, ma però con ordine opposto; in maniera, che quelle parti di zodiaco, che saranno di lunga ascensione, sono di breve descensione, e, per l’opposito, i segni, che brevemente ascendono, con lunghezza tramontano.


delle disugualità de i giorni naturali.


Dimandano gli astrologi giorno naturale quello spazio di tempo, ch’è dal partirsi il sole da un punto al ritornare al medesimo, come saria dal nascere sopra l’orizonte all’altro nascere: il qual tempo non è sempre uguale, ma alcune volte più lungo, ed alcune più breve. La causa della quale diversità acciò sia bene intesa, doviamo avvertire, come, rivolgendosi la sfera intorno a i poli dell’equinoziale con

11. inalzi, a, m, r —