Pagina:Le opere di Galileo Galilei II.djvu/58

Da Wikisource.

all’architettura militare. 55

chiara che gli assediati, se le sarà permesso di mandargli in luogo sicuro, caveranno della fortezza o città assediata tutte le genti inutili ed inette al combattere, come donne, vecchi, fanciulli, acciò che, scemate le bocche, possino per più lungo tempo, senza mancamento di vettovaglia, sostenere l’assedio. Anzi si deve tanto stimar il proibire l’uscita a gli assediati, ch’alcuni con sottile inganno, volendo assediare qualche città, hanno cominciato a poco a poco, con qualche scorsa di cavalleria, a dar la fuga a i castelli e ville circonvicine, gli abitatori delle quali, spauriti, si sono ritirati, come in sicuro luogo, alla città; di poi, quando sono state sgombrate e vòte di genti le dette ville, allora con più grosso essercito hanno gli espugnatori posto l’assedio alla città, la quale, accresciuta di popolo e non di vettovaglia, è stata sforzata a rendersi per fame in non molto tempo. Ma in tal caso due cose mi par che siano d’avvertirsi: l’una è, che tali scorrerie siano fatte in tempo che le ricolte siano ancora alla campagna, acciò che gli abitatori si ritirino alla città vota di munizioni, le quali restino a gli assedianti: l’altra è, che si consideri qual multitudine di gente sia nella città, e quale da i luoghi circonvicini vi possa concorrere; e se il numero sarà tale che possa contrastare con gli assedianti, si deve andare molto avvertito di non accrescere talmente le forze della fortezza, che ne possino poi i difensori uscire in campagna e ributtare il nemico.

Nello stringere poi la fortezza con l’assedio, si è costumato procedere in due maniere: l’una si è con uno assedio alquanto più largo, e l’altra con assedio strettissimo; l’una e l’altra delle quali maniere al presente si dichiarerà.

Nell’assedio, dunque, più largo si occupano i passi principali intorno alla fortezza, per i quali passano le strade maestre; e quivi si fanno bonissimi forti, lasciandovi a ciascheduno buone guardie di cavalleria e fanteria, le quali vigilantemente custodiscono i passi, nè permettono che sorte alcuna di cose appartenenti alle vettovaglie e munizioni sia trasportata verso il luogo assediato: ed oltra a ciò, per maggiormente assicurarsi ch’i suoi medesimi, tratti dall’avarizia e dalla ingordigia del guadagno, non transferischino cosa alcuna nella fortezza assediata, si mandano gride e bandi capitali per quelli che ardissero a recare alcuna sorte di soccorso a gli assediati. Ed in queste proibizioni è necessario esser severissimo, ed in un certo modo crudele, mostrando a gli altri, col punire capitalmente i primi delin-