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Pagina:Le opere di Galileo Galilei III.djvu/262

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l’aria sospesi, come se fossero tutto un corpo, a guisa che fanno i nodi nel legno, al moto del quale si muovono anch’essi; e che perciò la velocità del moto della Terra non toglie che essi uccelli non possono raggiugnerci, poi che avanzano col moto proprio noi che scorriamo solo col moto dell’universo, dal quale sono portati anche gli uccelli.

Certamente che per verificare sì gran passerotto non ci vorrebbe manco, e forse non saria bastevole a fare che ogni 24 ore tutti i corpi si trovassero ritornati al medesimo punto donde si partirono, che mostrar che l’aria, la Terra e tutti i corpi, fossero dal primo mobile unitamente, senza varianza alcuna, circolarmente portati: ma quanto ciò sia lontano da ogni verisimile e ridicoloso1, più avanti si dimostrerà; e per ora basti rispondere, che, quantunque l’aria fosse così uniformemente mossa col moto della terrestre mole, ad ogni modo averebbe dell’impossibile, che esso corpo aereo, tenue, sottilissimo, raro e flussibile, avesse balìa di rapir seco senza varietà velocissimamente gli uccelli, corpi sodi, gravi e densi, e che possono all’aria fare resistenza, e non lasciarsi portare contro la voglia loro: anzi, che non solo essi, ma eziamdio una farfalla, un moscherino, ha facultà di violentar l’aria contro il suo moto, e per qualunque parte d’essa vagano a lor voglia2. Vorranno dunque i Copernici, Dio immortale, che fino i corpi

31. per dubi meravigliarsi
  1. Del fuoco e dell’aria suprema non se ne dubita da Aristotile, talché già averà detto mezo sproposito per voi. Vagano gli uccelli e le farfalle per ogni banda nell’aria, ma quando sta ferma: contro vento impetuoso gli uccelli non avanzano. È dunque una determinata velocità nell’aria, alla quale gli uccelli resistono, ed è quella con la quale essi si muovono nell’aria ferma. Quanto dunque il moto universale avanza il moto del vento, tanto più porta gli uccelli; ed è cosa pazza il dire che l’aria si movesse al moto della Terra, e che gli uccelli potessero far di non esser trasportati. Considera che la difficoltà del volare nasce dall’avere a fender l’aria; ma, movendosi la Terra, non hanno a fenderne più che se stesse ferma.
  2. se ogni piccol vento porta seco le farfalle ed i moscherini, perchè meravigliarsi che siano portati dal moto universale e velocissimo dell’aria? Il dire che il primo instinto è il moto delle 24 ore, solve il tutto; e sì come le tre tavole a mulinello che danno vinto il giuoco sicuro. Tuttavia, per non finir così presto, anderemo discorrendo altrimenti. Nella posizion d’Aristotile bisogna por nella Terra 2 nature contrarie dicendo, la universal natura del tutto e delle sue parti esser