Pagina:Le opere di Galileo Galilei III.djvu/282

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contro il moto della terra. 281

come potranno mai essere attratti dalla virtù celeste, come fa la calamita il ferro? Risponderanno forse che questa virtù e convenienza sia indeterminata, e che convenga con ogni cosa corporea? Questo è impossibile, perchè ogni virtù opera e si adatta al modo e capacità del ricevente.

Ora, la diversità de’ subietti specificamente diversi, avendo capacità diversa per la differenzia delle proprietà, non è capace d’una virtù commune, e che operi in tutti i subietti un effetto medesmo. Adunque vana è la risposta. Vedesi per esperienza, poiché la calamita, l’ambra e simili, non hanno facultà di tirar se non alcuni corpi, e non di tutte le spezie, ed il Sole, quantunque riscaldi il fango 10 e la cera, nondimeno quello indurisce, e questa liquefa. Un cibo altri nutrisce, ed altri uccide, come è la cicuta, di cui alcuni animali vivono, e l’uomini, mangiandola, perdono la vita. Il medesimo avviene de’ medicamenti; e se bene il Cielo è di maggior valore che queste cose inferiori non sono, ad ogni modo non può operare, se non al modo che è atto a ricevere il paziente, e perciò diversamente complessiona i corpi, e col medesimo influsso diversi effetti produce ne’ corpi inferiori, secondo che disposti sono a riceverli; ma, che è peggio per voi, o Copernici, la virtù dell’agente quanto più è vicina al paziente, tanto più efficacemente opera: sì che tutti quei corpi che sono sopra la Terra, come, per essempio, animali ed uomini, essendo più vicini al Cielo verso il luogo orizonte, che verso 20 l’opposta parte, o voglian dire del loro emispero che dall’altro, saranno tirati verso il Cielo, perchè l’efficacia della virtù celeste non sarà divisa ed equilibrata, massimamente che l’interposizione della Terra l’impedirà: in quella guisa che, interposto il diamante, o altro, tra ’l ferro e la calamita, la calamita non opera, e non attrae il ferro altrimente1. Favola e sogno pertanto si può dire che sia il credere che la Terra stia librata in aere, fuori del centro del Mondo, e che gin intorno al Sole; ma dicasi più tosto che coloro, che si sforzano di persuadere questo, vogliono aggirar le menti de’ semplici, per farsi stimare a guisa d’oracoli, per inventori di cose inaudite ed ammirande.

Ma ecco ultimamente, fra gli argomenti matematici, il nodo Gordiano, o Copernici, d’onde bisognerà concedere che la Terra non sia fuori del centro del Mondo, né conseguentemente girata in veruna maniera intorno al Sole. Tutti i matematici affermano, la Terra esser egualmente distante dal suo centro alla superficie concava del Cielo stellato: perchè, se la Terra fosse fuora del centro del Mondo, le stelle, per essempio, della prima grandezza non apparirebbon per ogni parte d’essa Terra grandi a un modo, poi che coloro che fossero più vicini ad esse stelle, maggiori le stimerebbono che quelli che più lontani fossero: ma questa

  1. v’ingannate nel credere che il diamante, o altro corpo, interposto tra la calamita e il ferro, impedisca la loro azione.