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154 | considerazioni |
[3] L’ambiente è l’aria; in peripatetica dottrina, calda ed umida, e non fredda: onde ella non ha occasione discacciarle parti calde.
[4] Il freddo e ’l secco sono le qualità della terra, in dottrina di Aristotile: però gli aliti freddi e secchi, come terrei, devono indur gravità, e non leggerezza; e però non possono esser cagioni di staro a galla.
[5] questo dir secondo alcuni fa creder che l’Accademico produca un testimonio, al quale egli stesso non creda.
[6] si desidera di saper più gravi di che.
[7] Qui sono molti errori in una sola proposizione. Perchè, prima, è contro ad Aristotile ed alla verità che, condensandosi una materia, non se gli accresca gravità, dicend’egli che la gravità e la leggerezza seguono la densità e la rarità. Inoltre, è falso che l’aria condensata non cresca in gravità; ed ècci in contrario l’esperienza ed Aristotile, dicente che più grava un utre gonfiato che sgonfio. Di più, quando fosse vero che il fuoco condensato fosse più leggiero (il che tocca all’oppositore a manifestare; ma ciò non farà egh già mai), ciò avverrebbe per 80 esser egli di sua natura leggiero, onde, moltiplicando la sua materia, si moltiplicherebbe la leggerezza: e però, argumentando in contrario, alla condensazione delle cose per sua natura gravi, ne deve seguir augumento di gravità; ma l’aqqua è grave per natura: adunque, conden-
- ↑ Di fronte alle parole sottolineate è, sul margine, il segno )(.