Pagina:Le opere di Galileo Galilei IV.djvu/166

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162 considerazioni


all’impulso, viene il suo naturale discendimento meno esternamente aiutato. 3. Oltre di questo diciamo, ch’alia figura larga, come sotto le corrono più parti di acqua che la sospingano all’insù, così nel discendere trovano sotto sé maggior resistenza dalla mole d’acqua, maggiore quanto è più larga; e, per contrario, ha sopra minore impulsione, meno graveggiando l’acqua sopra di essa figura. 4. S’aggiunge, esser quasi impossibile porre un quadro di maniera giacente e situato nel fondo[31] che l’acqua non possa discenderli sotto e sollevarlo, perchè altrimenti non senza violenza si staccherebbe dalla terra, per l’affinità de’ corpi posta dall’Autore stesso; e quando ascenda, si vedrà spesso salire per lato o per taglio in traverso, e non a perpendicolo[32]; oltre a che, essendo bagnato, già si rende minor la resistenza. Per tutte queste ragioni, dunque, variando le circonstanze, non è maraviglia se questo modo di provare poco giova all’Autore per impugnare l’opinione degli avversarli.

     f. 29 [pag. 92, lin. 11]: per non avere l’acqua resistenza alcuna) Centra questo assioma si è l’esperienza della mano mossa per traverso nell’acqua, di sopra addotta[33]. Qui bisogna parimente avvertire che al galleggiare non è contrario l’entrare alquanto nell’acqua[34] ma l’andare a fondo; e sopra questi due punti contrarii si raggira la disputa. Ma se l’Autore si mostra in questo luogo molto largo ne’ termini della questione, altrettanto ristretto e scientifico si dimostra di sotto, 31 [pag. 95, lin. 1-2], dovo dice: esser locato importa esser circondato dalla superfice; poiché nel commune parlare s’hanno da intendere le parole nel lor popolar sentimento, se altro non viene specificato. Anche la nave si dice posta nell’acqua, benché non sia circondata tutta dall’acqua[35]. E se la tavoletta d’ebano non é sopra la terra, né sopra l’aria, né sopra il fuoco, né sopra dentro alcuna altra cosa, dunque bisogna dire esser nell’acqua. Ma s’ha da credere che gli avversari, per non immollarsi le mani, non ponessero tutta la palla per entro l’acqua, ma destramente la posassero sopra la superficie, donde


[31] che bisogno ci è di por nel fondo quadri, se si attribuisce alla figura larga facoltà di introdur quiete?

[32] non mancano modi di farlo ascender piatto e a perpendicolo; né l’Autore è sì vantaggioso, che voglia farlo salir per coltello.

[33] e pur torniamo ne’ primi termini. La mano mossa mostra la resistenza non alla divisione, ma al muover l’acqua con velocità: e questa resistenza si pon nell’aria, ma non serve al cagionar quiete.

[34] ... si dice che ... l’entrare alquanto nell’acqua sia contrario il galleggiare; perchè anco le navi galleggiano ... è ben contraria al non si lasciar dividere.

[35] si dice anco essere in terra, se ben è tutta fuori della terra.