Pagina:Le opere di Galileo Galilei IV.djvu/187

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di accademico incognito. 183

quanto si sia sciemato di fatica alla virtii che prima sosteneva il solido in aria, avanti che fosse locato in acqua, facilmente intenderemo, tanto essere sciemata la fatica della virtù in A, quanto l’acqua ha sciemata la gravità del solido AB: ma già sappiamo che un solido più grave dell’acqua pesa in quella tanto meno che nell’aria, quant’è il peso in aria di una mole d’acqua eguale alla mole del solido demersa: adunque il solido AB grava sopra la virtù sostenente il vaso ODE tanto, quant’è il peso di tant’acqua quant’è la mole del solido demersa: ma alla mole del solido demersa è di mano in mano eguale l’acqua che si spande fuor del vaso: adunque per tale effusion d’acqua non si scema punto il peso che grava sopra la virtù che sostiene il vaso. Ed è ma- nifesto che il solido AB, se bene scaccia l’acqua del vaso, niente di meno, con l’occuparvi il luogo dell’acqua scacciata, vi conserva tanto di gravità, quanta appunto è quella dell’acqua scacciata.

Però, Sig. Accademico, il solido di piombo, che voi collocate nella cavità degli arginetti, scaccia ben l’aria che vi ritrova, ma egli stesso conferisce a quel vaso tanto appunto de i proprii momenti, quant’era ’l momento dell’aria discacciata. Bisogna, se voi volete vedere ciò che operi o non operi l’aria accoppiata con un solido, porvela prima, e poi rimuoverla, ma senza suggerir in suo luogo altro corpo, che possa far l’effetto stesso che ella faceva prima. Ed un modo assai spedito e sensato sarà questo. Facciasi un vaso di vetro, simile all’AB, di qualsivoglia grandezza, il quale abbia in A un foro assai angusto;

nel fondo del quale, o dentro o fuori, pongasi piombo, tanto che, messo tal vaso nell’acquignea, sendo il resto pieno di aria, si riduca all’equilibrio, o vero che appena descenda al fondo: pongasi poi sopra ’l fuoco, sì che l’aria contenuta in esso sia scacciata, in tutto in gran parte, dalle sottilissime parti ignee che, passando per la sustanza del vetro, vi entreranno dentro; ed avanti che il vaso si rimuova dal fuoco, serrisi esquisitamente il foro A, sì che l’aria non vi possa rientrare: levisi poi dal fuoco, e lascisi stare sin che si freddi, e tornisi poi a metter nell’acqua; e vedrassi galleggiare, per essergli stato rimosso o tutta o gran parte dell’aria

17.appunto quant’ de i — 19. solido rimuo[verla] porvela — 22. AB ma capace di — 23. angusto e dentro pongavisi nel — 26. si riduta