Pagina:Le opere di Galileo Galilei V.djvu/102

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102 istoria e dimostrazioni

curio, e soggiugner che tal mezzo non sarebbe per avventura efficace in Venere per la piccolezza della parallasse simile a quella del Sole, rende nulla la mia scusa, perchè Venere averà delle parallassi maggiori assai che quelle di Mercurio e del Sole.

Parmi per tanto di scorgere che Apelle, come d’ingegno libero e non servile, e capacissimo delle vere dottrine, cominci, mosso dalla forza di tante novità, a dar orecchio ed assenso alla vera e buona filosofia, e massime in questa parte che concerne alla costituzione dell’universo, ma che non possa ancora staccarsi totalmente dalle già impresse fantasie, alle quali torna pur talora l’intelletto abituato dal lungo uso a prestar l’assenso: il che si scorge altresì, pur in questo medesimo luogo, mentre egli cerca di dimostrare che le macchie non sono in alcun de gli orbi della Luna di Venere o di Mercurio, dove ei va ritenendo come veri e reali e realmente tra loro distinti e mobili quelli eccentrici totalmente o in parte, quei deferenti, equanti, epicicli etc., posti da i puri astronomi per facilitar i lor calcoli, ma non già da ritenersi per tali da gli astronomi filosofi, li quali, oltre alla cura del salvar in qualunque modo l’apparenze, cercano d’investigare, come problema massimo ed ammirando, la vera costituzione dell’universo, poi che tal costituzione è, ed è in un modo solo, vero, reale ed impossibile ad esser altramente, e per la sua grandezza e nobiltà degno d’esser anteposto ad ogn’altra scibil questione da gl’ingegni specolativi.

Io non nego già i movimenti circolari intorno alla Terra e sopra altro centro che quello di lei, nè tanpoco gli altri moti circolari separati totalmente dalla Terra, cioè che non la circondano e riserrano dentro i cerchi loro; perchè Marte, Giove e Saturno, con i loro appressamenti e discostamenti, mi accertano di quelli, e Venere e Mercurio e più i quattro pianeti Medicei mi fanno toccar con mano Moti circolari che [Moti circolari che descrivono eccentrici ed epicicli.] questi, e per consequeuza son sicurissimo che ci sono moti circolari che descrivono cerchi eccentrici ed epicicli: ma che per descriverli [Natura non si serve delli orbi.] tali la natura si serva realmente di quella faragine di sfere ed orbi figurati da gli astronomi, ciò reputo io così poco necessario a credersi, quanto accomodato all’agevolezza de’ computi astronomici; e sono d’un parer medio tra quegli astronomi li quali ammettono non solo i movimenti eccentrici delle stelle, ma gli orbi e le sfere ancora

1. aventura, s — 2. paralasse, A,B — 3. paralassi, A, B — 8. constituzione, B, s — 19, 20. constituzione, s — 24 tan poco, A, B — 33. accommodato, s —