Pagina:Le opere di Galileo Galilei VII.djvu/256

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248 dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo.

si farà senza perdimento di tempo, chè intanto il signor Salviati ci favorirà del suo computo.

Simp. Potrà andare, che lo troverà aperto su ’l mio banco insieme con quello dell’altro che pur argomenta contro al Copernico.

Sagr. Faremo portar quello ancora, per più sicurezza; ed in tanto il signor Salviati farà il suo calculo. Ho spedito un servitore.

Salv. [Computo fatto del tempo della caduta della palla d'artiglieria dal concavo della Luna sino al centro della Terra.]Avanti di ogni altra cosa, bisogna considerare come il movimento de i gravi descendenti non è uniforme, ma partendosi dalla quiete vanno continuamente accelerandosi; effetto conosciuto ed osservato da tutti, fuor che dal prefato autore moderno, il quale, non parlando di accelerazione, lo fa equabile. Ma questa general cognizione è di niun profitto, quando non si sappia secondo qual proporzione sia fatto questo accrescimento di velocità, conclusione stata sino a i tempi nostri ignota a tutti i filosofi, e primieramente ritrovata e dimostrata dall’Accademico, nostro comun amico: il quale, in alcuni suoi scritti non ancor pubblicati, ma in confidenza mostrati a me e ad alcuni altri amici suoi, [Accelerazione del moto naturale de i gravi si fa secondo i numeri impari cominciando dall'unità.]dimostra come l’accelerazione del moto retto de i gravi si fa secondo i numeri impari ab unitate, cioè che segnati quali e quanti si voglino tempi eguali, se nel primo tempo, partendosi il mobile dalla quiete, averà passato un tale spazio, come, per esempio, una canna, nel secondo tempo passerà tre canne, nel terzo cinque, nel quarto sette, e così conseguentemente secondo i succedenti numeri caffi, che in somma è l’istesso che il dire che gli spazii passati dal mobile, partendosi dalla quiete, hanno tra di loro proporzione duplicata di quella che hanno i tempi ne’ quali [Gli spazii passati dal grave cadente sono come i quadrati de' tempi]tali spazii son misurati, o vogliam dire che gli spazii passati son tra di loro come i quadrati de’ tempi.

Sagr. Mirabil cosa sento dire. E di questo dite esserne dimostrazion matematica?

Salv. Matematica purissima, e non solamente di questa, ma di molte altre bellissime passioni attenenti a i moti naturali e a i proietti ancora, tutte ritrovate e dimostrate dall’amico nostro: ed io le ho vedute e studiate tutte con mio grandissimo gusto e meraviglia, vedendo suscitata una nuova cognizione intera, [Intera e nuova scienza dell'Accademico intorno ai moto locale.]intorno ad un suggetto del quale si sono scritti centinaia di volumi; e nè pur una sola dell’infinite conclusioni ammirabili che vi son dentro, è stata osservata e intesa da alcuno prima che dal nostro amico