Pagina:Le opere di Galileo Galilei VII.djvu/347

Da Wikisource.

giornata terza. 339

siopea, non più da essa remota di gradi 1 e mezo: dalli quali due capi indubitabilmente si raccoglie o l’assoluta mancanza di parallasse, o una piccolezza tale, che ne assicura con calcoli speditissimi della sua gran lontananza dalla Terra.

Sagr. Ma queste cose non sono state comprese da questo autore? e se egli  1 le ha vedute, in che modo se ne difende?

Salv. Noi sogliamo dire che quando altri, non trovando ripiego che vaglia contro a i suoi falli, produce frivolissime scuse, cerca di attaccarsi alle funi del cielo; ma quest’autore ricorre non alle corde, ma alle fila de’ ragnateli del cielo, come apertamente vedrete nell’andare esaminando questi due punti pur ora accennativi. E prima, quello che ci mostrino le distanze polari ad uno ad uno de gli osservatori, l’ho io notato in questi brevi calcoli; per piena intelligenza de’ quali devo primamente avvertirvi, come, tuttavolta che la stella nuova o altro fenomeno sia vicino a Terra, girando al moto diurno intorno al polo, più distante si mostrerà da esso mentre si trovi nella parte di sotto nel meridiano, che quando è nella superiore, come in questa figura si vede: nella quale il punto T denota il centro della Terra, O il luogo dell’osservatore, il firmamento l’arco VPC, il polo P; il fenomeno, muovendosi per il cerchio FS, vedesi or sotto il polo, per il raggio OFC, ed or sopra, secondo il raggio OSD, sì che i luoghi veduti nel firmamento siano D, C; ma i veri, rispetto al centro T, sono B, A, lontani egualmente dal polo: dove già è manifesto, il luogo apparente del fenomeno S, cioè il punto D, esser più vicino al polo che non è l’altro apparente luogo C, veduto per il raggio OFC; che è la prima cosa da notarsi. Conviene che nel secondo luogo voi notiate, come l’eccesso della apparente inferior distanza dal polo sopra l’apparente superiore distanza, pur dal polo, è maggiore che non è la parallasse inferiore del fenomeno; cioè dico che l’eccesso dell’arco CP (distanza inferiore apparente  2) sopra l’arco PD (distanza apparente superiore) è maggiore dell’arco CA (che è la parallasse inferiore). Il che si raccoglie facilmente: imperocchè di più eccede l’arco CP il PD che il PB, essendo PB maggiore di PD; ma PB è eguale a PA, e l’eccesso di CP sopra PA è l’arco CA; adunque

  1. comprese da lui? e se egli
  2. inferior distanza apparente