Pagina:Le opere di Galileo Galilei VII.djvu/350

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342 dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo.


Angoli IAC 62.15 m.p. sini 88500
IEC  0.11 m.p  320
 276
320  88500
 2418
 211

L’osservazione del Reinoldo, ch’è la seguente, ci rende la distanza della stella dal centro semidiametri 793.

Angoli IAC 66.58 m.p. sini 92026
IEC  0. 4 m.p  116
 793
116  92026
 10888
 33

Dalla seguente osservazion del Landgravio si ritrae la distanza della stella dal centro  1 semidiametri 1057.

Angoli IAC 66.57 m.p. sini 92012
IEC  0. 3 m.p  87
 1057
116  92012
 5663
 5

Prese dal Camerario due delle sue osservazioni più favorevoli per l’autore, si trova la lontananza della stella dal centro semidiametri 3143.

Angoli IAC 65.43 m.p. sini 91152
IEC  0. 1 m.p  29
 3143
116  91152
 4295
 12

L’osservazione del Munosio non dà parallasse, e però rende la stella nuova tra le fisse altissime: quella dell’Ainzelio ce la dà remota per infinito spazio, ma con emendazion di un mezo minuto primo la ripon tra le fisse: e l’istesso si ritrae dall’Ursino con la correzione di 12 m.p. De gli altri astronomi non ci sono le distanze

  1. dal centro manca in G.
  1. L’autografo e l’edizione originale in luogo di 21 hanno 1.
  2. 1 manca così nell’autografo come nell’edizione originale.