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Pagina:Le opere di Galileo Galilei VII.djvu/456

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448 dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo.


Salv. Adunque, signor Simplicio, già che per fare il flusso e reflusso del mare ci è bisogno d’introdurre il miracolo, facciamo miracolosamente muover la Terra, al moto della quale si muova poi naturalmente il mare: e questa operazione sarà anco tanto più semplice, e dirò naturale, tra le miracolose, quanto il far muovere in giro un globo, de’ quali ne veggiamo tanti altri muoversi, è men difficile che ’l fare andar innanzi e in dietro, dove più velocemente e dove meno, alzarsi ed abbassarsi, dove più e dove meno e dove niente, una immensa mole d’acqua, e tutte queste diversità farle nell’istesso vaso che la contiene; oltre che questi son molti miracoli diversi, e quello è un solo. Ed aggiugnete di più, che ’l miracolo del far muover l’acqua se ne tira un altro in conseguenza, che è il ritener ferma la Terra contro a gli impulsi dell’acqua, potenti a farla vacillare or verso questa ed or verso quella parte, quando miracolosamente non venga ritenuta.

Sagr. Di grazia, signor Simplicio, sospendiam per un poco il nostro giudizio circa il sentenziar per vana la nuova opinione che ci vuol esplicare il signor Salviati, e non la mettiamo così presto in mazzo con le vecchie ridicolose: e quanto al miracolo, ricorriamovi parimente doppo che avremo sentito i discorsi contenuti dentro a i termini naturali; se ben, per dire il mio senso, a me si rappresentano miracolose tutte l’opere della natura e di Dio.

Salv. Ed io stimo il medesimo; nè il dire che la cagion naturale del flusso e reflusso sia il movimento della Terra, toglie che questa sia operazion miracolosa. Ora, ripigliando il nostro ragionamento, replico e raffermo, esser sin ora ignoto come possa essere che l’acque contenute dentro al nostro seno Mediterraneo facciano quei movimenti che far se gli veggono, tuttavoltachè l’istesso seno e vaso contenente resti immobile; e quello che fa la difficultà, e rende questa materia inestricabile, sono le cose che dirò appresso, e che giornalmente si osservano. Però notate.

[Mostrasi l'impossibilità del poter naturalmente farsi il flusso e reflusso, stando la Terra immobile.]Siamo qui in Venezia, dove ora sono l’acque basse, ed il mar quieto e l’aria tranquilla: comincia l’acqua ad alzarsi, ed in termine di 5 o 6 ore ricresce dieci palmi e più: tale alzamento non è fatto dalla prima acqua, che si sia rarefatta, ma è fatto per acqua nuovamente venutaci, acqua della medesima sorte che era la prima, della medesima salsedine, della medesima densità, del medesimo peso: i na-