Pagina:Le opere di Galileo Galilei VII.djvu/548

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540 frammenti attenenti al dialogo


In materia dell’introdur novità.

E chi dubita che la nuova introduzzione, del voler che gl’intelletti creati liberi da Dio si facciano schiavi dell’altrui volontà, non sia per partorire scandoli gravissimi?

e che il volere che altri neghi i proprii sensi e gli posponga all’ arbitrio di altri

e che l’ammettere che persone ignorantissime d’una scienza o arte abbiano ad esser giudici sopra gìl’intelligenti, e per l’autorità concedutagli sian potenti a volgergli a modo loro

Queste sono le novità potenti a rovinare le republiche e sovvertire gli stati.1

Sopra alcune scritture umili e di poca sustanza (Sacrobosco, ed altre) comentatori arguti fanno esposizioni e trovano sensi mirabili, in quel modo che cuochi esquisiti con lor saporetti rendono una vivanda, per sé stessa insipida, gratissima a chiunque la gusta.

Molti si pregiano d’aver molte autorità di uomini per confermazione delle loro opinioni; ed io vorrei essere stato il primo e solo a trovarle....2

  1. Sul tergo del cartellino (cfr. a questo proposito l’Avvertimento) nel cui recto si leggono questi frammenti, sono, pur di mano di Galileo, due operazioni aritmetiche e il seguente appunto, che potrebbe essere una nota di persone alle quali (Campanella, Residente, Magalotti, Binuccini, Guidacci, Confessore) l’Autore avesse mandato, o volesse mandare, una o più copie del Dialogo o di altra sua opera:

    Camp. — 4
    Resid. — 2
    Magal.i — 1
    Rinuc. — 1
    Guid. — 1
    Confes. — 1

  2. Forse dopo trovarle era scritto etc. con parole o lettere chiuse tra parentesi Riguardo alle lacune che indichiamo con quadre, e stampate in carattere tondo o puntolini, e a quelle alle quali suppliamo corsivo, vedi l’Avvertimento.