Pagina:Le opere di Galileo Galilei VII.djvu/549

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sopra i due massimi sistemi del mondo. 541


Avvertite, teologi, che, volendo fare materia di fede le proposizioni attenenti al moto ed alla quiete del e della Terra, vi esponete a pericolo di dover forse col tempo condennar d’eresia quelli che asserissero, la Terra star ferma e muoversi di luogo il : col tempo, dico, quando sensatamente o necessariamente si fusse dimostrato, la Terra muoversi e ’l star fisso. Etc.

Il moto di un cerchio, che si muova dentro a un altro, si deve stimare farsi conforme al moto o alla divisione dell’ambiente, secondo che le parti dell’interno fanno in relazione delle parti dell’ ambiente riguardate dalle parti dell’incluso: e così l’interno abcd si dirà muoversi secondo l’ordine delle parti dell’ambiente efgh, quando la conversione sarà dal punto d verso [a] e da a verso b, che sono le parti che riguardano verso l’arco hef; e non si dirà, tal moto esser contrario all’ordine hef perchè il moto delle parti bcd sia contrario all’hef perchè bcd riguarda fgh e secondo l’ordine di quelle cammina. Questo si nota in grazia della conversion delle macchie solari, che si deve chiamare da ponente a levante, a confusione dello Scheiner.

Nota nel Fromondo a f. 10, al segno ♈︎ come egli dice aver dal Keplero e da me la conversion delle macchie, e non da Apelle.

Per quelli che si perturbano per avere a mutar tutta la filosofìa, mostrar come non è così, e che resta la medesima dottrina dell’ anima, della generazione, delle meteore  1, degli animali.

Per quelli che non si accomodano al moto annuo per l’avere a far salire e scendere il [globo]1 domandar se quando non avesse a salire, si quieterebbero. Si dichiari che l’istesso [d]ovrebb[ero] dire della nave che circonda la Terra. E perchè essi capiscono per moto che non salga nè scenda q[uell]o che si facesse per cerchi i cui poli fus-

  1. dell meteore —
  1. Cfr. Opere di Galileo Galilei ecc. In Padova, MDCCXLIV. Nella stamperia del Seminario, appresso Gio. Manfrè. Tomo IV, pag. 236, nota 1.