Pagina:Le opere di Galileo Galilei VII.djvu/550

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542 frammenti attenenti al dialogo


sero in nostro zenit, soggiugni che tutti i cerchi hanno per polo qualche zenit, e che noi Toscani non doviamo esser privilegiati nel nostro zenit rispetto a i Portughesi o i  1 Persiani, e che sì come il moto intorno al globo terrestre per ogni cerchio non sale e non sciende, così ne i cerchi celesti. Etc.

Domando: il flusso etc. o è fattibile in un modo solo, o in più modi. Se in un.... adunque è fatto col moto della Terra, perchè così è manifesto lui ess...; se in molti, io cerco in quale egli è stato fatto.

L... ruota della macina da guado p... che [ab]bia 2 moti intorno... considera se ridotta in una sfera, possono farsi circa ’l suo cen... due.

Si sta sul guadagnare, perchè perder nissuno degli aderenti non è possibile.

Dimmi, Coc.°  2, che credi che sia più facile, o [che] io guadagni de i contrarli, o perda de gli aderenti?

Sol stetit; e fermando il [suo] rivolgimento, si ferm.. tutto il sistema, e allungo1 il giorno.

le stazioni, appressamenti, moti delle [macc]hie, mutaz... nelle fisse, flusso nel mare, effetti tanto diversi a i quali satisfa il moto della Terra, sono argomento più che necessario.

Dal veder le parti della Terra con tanta resistenza rimuoversi [dal suolo]2, non si può argumentare che l’intero globo resista alla trasposizion  3 [del moto annu]o, con maggior ragione che dalla resistenza delle pa[rti della pania al sepa]rarsi tra [di loro si possa inferir che tutto il vaso pieno di] pania [sia considera]bilmente più renitente [all']esser mosso che se fusse pieno d’acqua [o di altro]: e così una bi-

  1. Dopo o i si legge, cancellato, Giapp.
  2. È molto incerto se si debba leggere Coc.° oppure Cac.°
  3. al trasposizion
  1. Forse si dovrebbe leggere si fermò tutto il sistema, e allungò; ma la lettera dopo ferm è andata perduta per guasto della carta, e allungo non ha accentato l’o.
  2. Cfr. Opere di Galileo Galilei cit., Tomo IV, pag. 236, nota 1; e Le aggiunte autografe di Galileo al Dialogo sopra i due massimi sistemi nell’esemplare posseduto dalla Biblioteca del Seminario di Padova, pubblicate ed illustrate da Antonio Favaro, negli Atti della R. Accademia di Scienze, Lettere ed Arti in Modena, Tomo XIX, 1879, pag. 258.