Pagina:Le opere di Galileo Galilei VII.djvu/554

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546 frammenti attenenti al dialogo


Salv. Qui, Sig. Simplicio, voi non potete sfuggire di confessare che per confermazione d’una delle 2 opinioni non siano state prodotte altre ragioni che nulla concludenti, e per l'altra che possano essere state addotte dimostrazioni concludentissime: ora dite quali vi paiono le concludenti e quali le vane.

Simp. Io non dirò altro se non che può essere che per la parte che io stimo vera, non siano state prodotte nè da Aristotile nè da Tolomeo le vere e necessarie; il che non deve derogare al merito della causa, nè fare che per vera si accetti l’altra opinione, con più apparenti ragioni adornata più che dimostrata.

Salv. Adunque concedetemi almeno che i fautori del Copernico abbiano ributtate le ragioni d’Aristotile e di Tolomeo, alle quali il mondo sin ora aveva prestato assenso, stimandole concludenti: e voi devrete almeno restar neutrale, sin che vengano alla luce più chiare dimostrazioni di quelle che sin ora sono uscite; ed i Copernicani, che hanno scoperte le fallacie d’Aristotile e di Tolomeo, non dovranno esser derisi in grazia della sola autorità di quei grand’uomini, li quali, benchè così grandi, da gì’ istessi Copernicani sono stati fatti restar assai piccolini.

Salv. Tu, Aristotile, determini i moti semplici esser quelli che si fanno per linee semplici, e chiami linee semplici la retta e la circolare. Ora, se la simplicità si deve attendere dalla simplicità della linea, il moto per una retta che passi per il centro sarà semplice, e come tale potrà esser naturale di qualche corpo semplice; e tale ancora sarà quello che traversi il cerchio senza passar per il centro: tuttavia poi tu dirai che il moto per la medesima retta sino al centro sarà contrario al conseguente per la medesima retta oltre al centro; e non vorrai più che il medesimo moto che tu chiamavi semplice, mercè dell’esser fatto per una stessa retta semplice, convenga al medesimo corpo semplice, e vorrai che nell'istessa retta semplice siano moti contrarli.

Il convenirsi il moto semplice al corpo semplice bisogna che sia un moto la cui simplicità si attenda da altro che dalla simplicità della linea; perchè così il moto al centro non sarebbe proprio e naturale de i gravi più che il moto dal centro....