Pagina:Le opere di Galileo Galilei VII.djvu/615

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di antonio rocco. 607

e venti, ed in somma alle medesime contrarietà; e pur quelli vengono destrutti in breve tempo, e questi vivono molte centinaia d’anni.»

6. «Di più, io non son restato mai ben capace di questa trasmutazione sustanziale (restando sempre dentro i puri termini naturali), per la quale una materia venga talmente trasformata, che si deva per necessità dire, quella essersi del tutto destrutta, sì che nulla del suo primo esser vi rimanga e che un altro corpo, diversissimo da quello, se ne sia prodotto; ed il rappresentarmesi un corpo sotto un aspetto e de lì a poco sott’un altro differente assai, non ho per impossibile che possa seguire per una semplice trasposizione di parti, senza corrompere o generar nulla di novo, perchè di simili metamorfosi ne vediamo noi tutto il giorno. Sì che torno a replicarvi, che come voi mi vorrete persuadere che la Terra non si possa mover circolarmente per via di corruttibilità e generabilità, avrete a fare assai più di me, che con argomenti ben più difficili, ma non men concludenti, vi proverò il contrario.»

7. Dopo questo discorso, per improvero al già detto Simplicio, che adduce darsi le generazioni e corruzzioni con l’esperienze, dite voler conceder il discorso di Aristotile quanto alla generazione e corruzzione fatta da’ contrarli, ma che in virtù de gli stessi contrarli provarete che anco i corpi celesti sieno corruttibili; e la vostra prova sommaria è questa: Quei che hanno contrarli son corruttibili; i cieli hanno contrarli; dunque son corruttibili. La maggiore è di Aristotile istesso: la minore si prova, perchè alterabile, inalterabile, passibile, impassibile, generabile, ingenerabile, corruttibile, incorruttibile, sono affezzioni non solo contrarie, ma contrarissime. Se dunque il cielo è incorruttibile, ingenerabile, inalterabile ed impassibile, avrà per contrario il corruttibile, il generabile, l’alterabile ed il passibile; e se un contrario si corrompe dall’altro, il cielo incorruttibile sarà corrotto dal corruttibile, etc.

8. Vi apponete la soluzione del vostro Simplicio: cioè che in quell’argomento sofistico vi sia contradizzion manifesta, cioè «i corpi celesti sono ingenerabili ed incorruttibili; dunque son generabili e corruttibili»; e poi la contrarietà non esser tra’ corpi celesti, ma tra gli elementi, i quali hanno la contrarietà di moti sursum et deorsum e della leggerezza e gravità; ma i cieli si movono circolarmente, etc.

9. Voi, impugnando questa risposta, domandate se la contrarietà per la quale i corpi son corruttibili, risieda nel corpo corruttibile o in altro; e risposto che in altro, soggiungete: «Però segue che per fare che i corpi celesti sieno corruttibili, basta che in natura ci siano corpi che abbino contrarietà al corpo celeste; e tali sono gli elementi, se è vero che la corruttibilità sia contraria all’incorruttibilità». Al che risponde Simplicio vostro, che non basta, ma devono i contrarli toccarsi e mescolarsi fra loro, il che non occorre del cielo con gli elementi; perciò non sono contrarli. E voi per altra via provate questa contrarietà, ed è questa: