Pagina:Le opere di Galileo Galilei VII.djvu/709

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di antonio rocco. 701


locata però in questo o in quell’altro modo, non seguirebbono gli inconvenienti che inettamente inferiscono alcuni (secondo che voi riferite); cioè che si potrebbe dire, essendo nell’orbe magno la Terra e nel centro del mondo il Sole, che esso Sole, Venere e Mercurio sono sotto la Terra, e che le materie gravi vanno naturalmente all’insù e le leggiere all’ingiù, e che Cristo, nostro Signore e Redentore, salì a gli inferi e scese in cielo, quando partì da noi: non vogliono, dico, giachè tanto verso i detti pianeti quanto verso altra parto l’allontanarsi dalla Terra è sempre salire ed avvicinarsi al cielo. Non sono però argomenti da esser nominati, e mi meraviglio di voi che ne fate menzione, e per tal maraviglia ne accenno.

Dite che la Terra abbia quattro moti: uno, in un gran cerchio intorno al Sole in un anno; l’altro, di una vertigine in sè stessa di 24 ore; in oltre, il moto all’ingiù come grave, ed un’altra vertigine circa il proprio centro, contraria alla prima delle 21 ore, che si compie in un anno, e questo è il risguardare le parti celesti come fa la calamita: e forse essa Terra altro non è che calamita, la quale naturalmente si volta intorno a i poli ed ha più moti; onde non è vero quel che dice Aristotile, che un corpo semplice abbia un semplice moto, nè che questo moto divenga dall’elemento predominante, o che bisognarebbe dire che anco il cielo entrasse in queste mistioni, per salvar i movimenti predetti circolari. Nè basta, secondo i Peripatetici, che la simpatia ed antipatia delle cose sia sufficiente per far simili o contrarie operazioni; che questo è refugio communale, e simile ad una tal facezia di un galantuomo, che si gloriava aver dipinto un gran quadro per aver scritto, solo col gesso, qui una Diana con i cani, qui un fonte, qui un bosco, etc. Accenate in oltre, ma non risolutamente, che non si dia la sfera del fuoco: le quali difficultà voglio esaminare, pria che veniamo alla più importante del flusso e reflusso del mare, ed alla cagione che voi stimate di esso. E prima, quanto a i quattro moti della Terra, quello che voi gli attribuite dell’orbe magno è totalmente irraggionevole ed inintelligibile. Voi volete che ella sia da quell’ orbe portata nel spazio di un anno, forse nel modo che noi diciamo che sono dalle proprie sfere portati i pianeti e Pl’altre stelle. Se vi ricordaste di qual condizione abbiate statuito i vostri cieli, pensereste meglio a dar tal moto, con tal fondamento, alla Terra, ed insieme all’orbe della Luna ed a gli elementi. Come potete imaginarvi, non che tener per certo, che da un corpo tenue, rarissimo e cedente più dell’aria, sia spinto e portato un corpo solidissimo, qual è quel della Terra e della Luna? chi potria sognarsi giamai che l’aria portasse seco in giro regolarmente un sasso sospeso in essa?postille 1 e pur questo sarebbe meno inconveniente

  1. o gran bue!1
  1. La postilla è riferita, con una grappa in margine, alle parole Se vi ricordaste ... e meno impossibile (lin. 30 della presente pagina — lin. 1 della pag. 702).