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126 Le poesie di Catullo


E quando hinsidie avea meglio aspirato,
     Credea che a meraviglia avea parlato.

5Così parlato avean, penso, da bravi
    La mamma sua, lo zio Libero e gli avi.

Andato in Siria avean le orecchie tutte
     Un po’ di requie dalle voci brutte,

Nè temean più d’esporsi a simil prova;
     10Quand’ ecco giunge una terribil nuova:

L’Ionio mar, poi ch’Arrio l’ha passato,
     In Hionio mar s’ è trasformato.

85

Odio ed amo. Com’è? chiedi. Nol so:
     So ch’odio ed amo, e gran tormento n’ho.

86

Quinzia a molti par bella. Anche a me sembra,
     Che bianche e dritte e grandi abbia le membra;

Ma bella no: donna cotanta e tale
     Non ha, se il cerchi, un granellin di sale.

5La bella è Lesbia, e tante grazie aduna,
     Che all’altre donne non ne lascia alcuna.