Pagina:Le poesie di Catullo.djvu/55

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trad. da Mario Rapisardi 55


25Ma che superbia bizzarra, io dico,
     Ti fa nascondere da tutti, o amico?

Su via, dal guscio sbuca, o che stai?
     Coraggio, fídati, dimmi ove andrai.

Che davver t’abbiano, mio buon figliuolo,
     30Le lattee veneri preso al lacciòlo?

Se tieni a cintola la lingua, tutti
     Ti tocca perdere d’amore i frutti.

Ciarliera é Cípride; pur se hai giurato
     Serrare a doppia chiave il palato,

35Fa’ pure il comodo tuo, ma ad un patto,
     Ch’io sia partecipe d’amor sì fatto.


56

Buffa e ridicola la scena è in guisa,
     Che le tue merita più grasse risa.

Quanto a Valerio tu vuoi del bene,
     Catone, ascoltami, rider conviene.

5Il caso è proprio buffo: testè
     Un ragazzaccio sorpresi, che