Pagina:Le poesie di Catullo.djvu/6

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6 Le poesie di Catullo


E tu fa’, vergine patrona e diva,
     Che più d’un secolo perenne ei viva.

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Passere amabile, cui nel sen culla,
     Con cui trastullasi la mia fanciulla,

Cui suole agli avidi morsi aizzare,
     Dandoti il piccolo dito a beccare,

5Quando piacevole al mio bel foco
     Sarebbe, io dubito, qualch’altro gioco,

Che un po’ le attenui quel grave ardore
     Che forse l’agita, le turba il core;

Scherzare, o passere, potessi anch’io
     10Teco, e dall’ansie trarre il cor mio!

Ne avrei nell’animo dolcezza tanta,
      Quanta mai, dicesi, n’ebbe Atalanta,

Non pria quell’aureo pomo raccolse,
     Che alfin la vergine zona le sciolse.