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Pagina:Le poesie religiose.djvu/10

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4 POESIE RELIGIOSE

Or sì, or no, per le fredde ombre lanciano
     Un canto, un grido, ahi, non più quel che un dì
Mosse la mente giovinetta, e a’ fulgidi
     16Vaneggiamenti dell’amor l’aprì.

Eppur, se a te mi volga, o sia che un gelido
     Aere t’inceppi, o ti disciolga april,
Santa Natura, in te m’esalto, e all’anima
     20Un fremito mi passa alto e gentil.

Ecco, alla rupe derelitta un tenero
     Verde si avvolge; il rinnovato crin
Piovon su la tersa acqua i giunchi; reduci
     24Cantan gli augelli un lieto inno al mattin.

Son tuo, son tuo, madre infinita: i palpiti
     Dell’immensa tua vita io sento in me;
Sento che al foco della tua grande anima
     28Ardo, mi struggo e mi rinnovo in te.

Che val, se nelle morte ombre s’inseguano
     Le rosee larve che il pensier creò?
Se, guardiano della notte, l’odio
     32Ghigni alla fossa ove l’amor cavò?

Che val, se al lato mio figga il suo cuneo
     D’adamante la sorte? Io non son più.
Mio, da che balenar bello e terribile
     36Vidi il tuo volto, e mi dicesti: In su!