Ma, tratta fuor dalle infrequenti panche
La pancetta erudita,
Stuzzica Lio fra ’l pettignone e l’anche
40Chi al ver sacrò la vita.
Che vale? Ei sogna. E son popoli industri,
A libertà devoti,
Che in armi, e più in gentili opere, illustri
44E nel dovere immoti,
Su per la faticosa erta, al sorriso
D’una lontana face,
Sorgono ansando, e in te figgono il viso,
48O amor del mondo, o pace.
O degli eventi, e dell’età sovrana,
Santa giustizia, l’ale
Raccogli: oh dolce fratellanza umana,
52Oh splendido Ideale!
Ghigna però Scato ambidestro, e i quarti
Bovini aprendo al vento,
“Tu sogni, trulla, perchè ignori l’arti
56Del cinquanta per cento.„
E Lidia, che il floscio inguine al restio
Drudo aízza co’ baci,
Stringendo i veli al sen flaccido: “O Dio,
60Frigna, che sensi audaci!„