Chè non di fiacche membra e luttuose
Menti in ferali sottiglianze assorte
Tu dea ti piaci e non d’anime irose
16Prone alla morte.
Ben fra l’ombre uno stuol di giovanetti
Impazienti di servil costume
Spirar sentì nei liberati petti
20Il tuo bel nume;
Tal ch’erti i colli vigorosi e aperte
L’anime a un’aura di remoti aprili,
Dispettando le sacre ire e l’inerte
24Stupor dei vili,
Te, Bassareo, di cure acri ristoro,
Diceano, te dicean, rosea Ciprigna,
Che delle grazie e degli scherzi il coro,
28Guidi benigna.
Ode il canto augurale Ausonia madre,
Odon l’itale muse, ed un’aurora
Primaverile d’anime leggiadre
32Le terre infiora.
Indi a qual con pensier provvido, e schietto
Costume e pure labbra al vero intende,
A qual di carità semplice in petto
36Fiamma s’accende.