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152 | POESIE RELIGIOSE |
Ahimè, la terra inerte gittâr su la tua fronte;
Ahimè, il tuo cor nell’ombra alta s’immerse!
Eterno or vivi? Il cielo, il vero è tuo? La fonte
16Dell’eterna giustizia alfin si aperse?„
Commossa alle dolenti voci la terra parve,
E si dischiuse. Dalla nera fossa
In bianche tele avvolto uno scheletro apparve,
20Onde il giovin tremò fin dentro all’ossa.
Su su da la sdrucita bara s’eresse a pena;
Mirò stupito il caro volto, e sulla
Polve, piegata in arco la scricchiolante schiena,
24Segnò col dito una parola: Nulla.
II.
“Nulla! Ma tra la festa dell’orgogliose aiuole
Canta un inno all’amore il roseo maggio;
Ma la vita tripudia sotto i baci del sole,
4Ma dell’anima tua vive in me il raggio.
O vita, enigma strano a chi tue leggi abusa;
O amor, veleno a chi tue leggi offende:
Stolto chi voi, divini, de’ proprj falli accusa,
8E ignorare o saper tutto pretende!