Nulla! Ma fin che a noi, vincitrice Atalanta,
L’auree sue poma la beltà ne getti;
Finchè tra belve e nembi, una tua voce, o santa 12Virtù, rinfranchi de’ cessanti i petti;
Finchè ruggendo pugni, giovin leone, il dritto.
Oscuro al volgo e dai monarchi irriso,
E tra le fiamme e il sangue del prometèo conflitto, 16Vergine libertà, splenda un tuo riso;
Finchè tra’ naufragosi vortici del mistero
V’è una sfinge che tacita seduce,
Fra’ granitici errori una gemma del vero, 20Negli anfratti del core un fil di luce;
Finchè, l’amore in petto, al ver le ciglia fisse.
Bella è la morte e nobile il cimento,
O vita, eterna Circe, cui solo doma Ulisse, 24Al tuo magico regno, ecco, io mi avvento!„