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Pagina:Le poesie religiose.djvu/26

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20 POESIE RELIGIOSE

Ma, quale ai sibili di marzo sgombrano
     Dall’etra i grigj giganti, e niveo
               Quinci Etna e quindi appare
               16L’azzurro ampio del mare;

Tal, vinti al soffio degli anni i pallidi
     Sogni che l’animo d’error fasciarono.
               Tu splendi, o Vero, e lieta
               20Di te l’anima acqueta,

Ecco, pe’ nitidi tempj dell’essere
     Non Dei, non idoli: sta sopra a ferreo
               Trono la Legge eterna,
               24Che terra e ciel governa.

Lei non di cembali fragor, non d’ostie
     Sangue sollecita, non voti e lagrime
               Di madri, non amori
               28Di pargoli e di fiori.

All’indomabile suo cenno l’agile
     Vita gli spazj ridendo semina:
               Sorgon come faville
               32Popoli e mondi a mille.

Sorgon, ma rigida passa un vergine
     Bianca: si atterrano, com’erbe, al murmure
               Dell’ale tremebondi
               36i popoli ed i mondi.